Tablinum Cultural Management torna ad indagare le declinazioni dell’arte attraverso Le Cinque Anime della Scultura.

Da Sabato 9 a Domenica 24 Ottobre, presso lo spazio espositivo officinacento5, v.le Lecco 105 Como, si terrà l’ottava edizione de Le Cinque Anime della Scultura.

L’Inaugurazione della mostra si terrà Sabato 9 Ottobre, dalle ore 19.30.

Nei giorni successivi sarà osservato il seguente orario di visita:
Mar – Ven 14.00 – 18.00
Sab – Dom 10.30 – 12.30 – 14.00 – 18.00
Ingresso Libero
Lunedì chiuso

La mostra seguirà scrupolosamente tutte le misure anti-covid.

La mostra è a cura della storica dell’arte Elisa Larese e del project manager Alessandro Cerioli e rientra nella rassegna annuale New Art Order 2021.

Il concetto curatoriale da cui scaturisce tale rassegna è legato alla simbologia artistico-estetica del numero cinque: simbolo di una mente polimorfa, in costante mutamento, che ci spinge ad utilizzare ogni nostra competenza esteriore ed interiore per raggiungere un’aliquid. Una simbologia intensa che permea tutto il percorso espositivo: armonia e contrasto, ricerca e sublimazione, si fondono in questo percorso espositivo ed emozionale che si concretizza in cinque diverse anime d’artista. La scultura riunisce in sé il concreto tentativo di plasmare il mondo che ci circonda e allo stesso tempo di infondere ad esso le suggestioni che s’imprimono con maggiore forza nell’animo umano. Un’interpretazione in cui l’artista si trasforma in medium privilegiato.

Per questo ci siamo riproposti di riunire cinque scultori e cinque modi diversi di tradurre nel linguaggio estetico il mondo che ci circonda attraverso un’acuta analisi dei propri sensi e una declinazione fatta di suggestioni che si concretizzano nelle opere realizzate da cinque diverse anime d’artista.

Ancora una volta, l’ottava, abbiamo il privilegio di presentare cinque artisti, cinque scultori, alle prese con il loro personalissimo dialogo con la materia. Tablinum Cultural Management li ha selezionati premiando le loro qualità artistiche e la peculiarità delle tecniche e dei materiali utilizzati, ma soprattutto per il diverso dialogo che le loro opere sanno innescare con lo spettatore.

Brigitte Cabell: sembra dialogare con le pietre millenarie con le quali lavora: utilizza per lo più pietre geologicamente molto antiche come il serpentino e il granito e, in comunicazione con esse, si lascia trasportare in un dialogo che sospende ogni limite cronologico e libera il linguaggio universale della forma scultorea. Non importa cosa il processo creativo darà alla luce, l’essenziale è lasciare che la pietra riveli il suo arcano segreto.

Isabelle de Montvalon: attraverso l’utilizzo di un personalissimo e intenso espressionismo figurativo scolpisce giovani donne, uomini, bambini, sognatori e tante altre figure che sembrano materializzarsi da un mondo onirico. La perfezione plastica delle sue sculture si fa commistione di tecniche e stili più tradizionali a cui associare l’utilizzo del plexiglas e di altri materiali, per raccontare allo spettatore come sia meraviglioso il “suo” mondo.

Rossana Corrado: le sue opere valorizzano la bellezza, l’armonia e l’espressività del corpo umano, riflettendo il desiderio dell’essere umano di andare oltre i propri limiti sia fisici che metafisici attraverso la conquista dello spazio circostante, anelando a raggiungere un equilibrio tra la dimensione materiale e quella spirituale.
Questa armonia si manifesta nel movimento delle figure che crea un legame tra i desideri del corpo e quelli dell’anima. Le figure assumono nuove forme, si assottigliano, si dividono, si aprono spingendosi disperatamente verso l’alto, verso il cielo, il divino, facendo sì che l’anima trasformi la materia, innalzandola verso uno stato sublime.
Rossana Corrado attualmente lavora tra l’Italia e l’Egitto. Dal 1992 ad oggi ha partecipato a mostre personali e collettive oltre che ad eventi internazionali e progetti artistici.

Carolina Palmero: dopo oltre 15 anni di investigazione e sperimentazione di svariante tecniche e stili per pittura e scultura, nel 2006 decide di dedicare la propria carriera artistica alla scultura in pietra e in bronzo. Per questo si è formata principalmente a Carrara, in Italia, dove attualmente lavora.
Molti eventi internazionali l’hanno vista partecipe e anche protagonista in tutto il mondo, come in Spagna, Qatar, Austria, Cile, Egitto, Macedonia, Emirati Arabi Uniti, Italia, Uruguay e Argentina. Diverse gallerie d’arte negli ultimi quattro Stati elencati tengono le sue opere in esposizione permanente.
Il suo talento è stato confermato da alcuni premi, tra cui: la Medaglia di Bronzo alla VII Biennale Internazionale di Scultura (Spagna, 2018) e i due primi premi conferitile dalla National Hall of Sculpture (Argentina, 2014 e 2015).

Marina des Tombe: Nata in Olanda, ha seguito un percorso formativo in varie scuole e accademie d’arte tra Olanda, Francia e Italia, dove si è poi stabilita nel 1992. Le sue opere scultoree rivelano la sua particolare e giocosa visione del mondo, lo sguardo affettuoso e ironico sulla vita, sulle emozioni, sull’amore e la solitudine, l’interesse per il potere della mente e la psicologia. Nella sua opera, costante e immancabile è la presenza degli animali, da sempre suoi fedeli compagni di viaggio ed espressione di purezza, amore incondizionato, leggerezza, tanto che proprio ad essi e alla loro difesa Marina dedica una grande parte del suo tempo. Il suo lavoro riflette un ricco mondo interiore, espresso attraverso figure capaci di comunicare sogni, stati d’animo ed emozioni toccanti, di raccontare storie divertenti, o di portare a galla argomenti complessi esprimendoli con leggerezza e ironia. Un linguaggio solo in apparenza semplice, disarmante, puerile, che nasconde invece una scelta precisa e assolutamente consapevole e rivela lo sguardo che l’artista rivolge alla vita, pieno di idealismo, incanto, humor e sensibilità. Le opere di Marina sono esposte in gallerie d’arte di Utrecht, Amsterdam, San Gimignano, Colle Val d’ Elsa e Pietrasanta e sono presenti in numerose collezioni private in Italia e in tutto il mondo.

OFFICINACENTO5: è uno spazio espositivo di nuova concezione, sede appositamente scelta da TCM per l’arte contemporanea, sito in Viale Lecco 105 a Como.

TABLINUM CULTURAL MANAGEMENT: i nostri progetti nascono dalla volontà di divulgare un modello culturale in cui il sistema dell’arte sappia comunicare i valori fondamentali che sorpassino le usuali logiche di mercato e riscoprano il valore primario della cultura, quale nutrimento della coscienza umana. Per questo amiamo considerarci prima di tutto “impiegati della cultura”.

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