Astrazione Lirica. Questa è la parola d’ordine per accedere al mondo di Pascale Margail.

Ma cosa significa veramente abbandonarsi ad essa? Astrazione proviene dal latino abstrahere e indica l’atto di seguire il proprio pensiero e comunicare ad altri quanto si sente, si pensa, o si vuole. 

Pascale Margail ama definire ogni suo dipinto come “una pagina del suo personale diario” dove l’espressione ha molta più eloquenza delle parole. La tela e i colori per condividere sentimenti e pensieri. Per questo motivo “dipingere –  scrive – è stato un modo per calmare i miei demoni e ripulire il mio animo, pur conservandone il segreto. 

Colore e spiritualità, emozione e riflessione, tutto condensato nel gesto artistico, rappreso sulla tela eppure mai statico. Avvalendoci di cromie ed emotività possiamo comprendere la vera forza dei colori: ogni sfumatura rappresenta un sentimento d’amore, una pietra miliare per la nostra memoria e un sussurro che arriva direttamente dall’anima dell’artista a noi. Sovente, nel gioco dei colori danzanti, scintilla un guizzo d’oro. Il color oro a ricordarci di avere cura di noi, del tesoro della nostra interiorità: a spronarci a brillare, sempre.

  

Cosa fare di noi stessi? Come non perdere le proprie coordinate immersi in un mondo che, oggi più che mai, sembra difficile da decifrare, da comprendere? Pascale risponde con un’opera potente, dove i colori più forti, le sfumature più accesse, si dileguano dolcemente in una luce dorata: Vision of Hope, un titolo che ci giunge spontaneo e che ci dà la forza di rialzare lo sguardo verso nuovi obiettivi, nuove vette, verso il futuro.

  

Soubise è un vero e proprio concentrato di emozioni dove, tra la forza dei colori, si stempera la burrasca di ogni nostra preoccupazione; un’opera che ci prepara ad essere ben disposti ad abbandonarci, docilmente, ad addolcire il nostro animo tra le sfumature del colore di Remissio che sono anche parte di noi, una resa quieta come lo è il nostro animo quando i sentimenti sono armonicamente disposti, quando il bilancio fra negativo e positivo trova un equilibrio, e si è, finalmente,  capaci di immergersi nella meditazione di Wells of Silence, in silenzio respirando al ritmo del pennello che scandisce sulla tela nuovi orizzonti: il ritmo del tempo interiore che è senza pretendere di essere.

 

I colori, il ritmo delle pennellate possiedono più intensità di qualsiasi discorso:  l’arte si libera dalla necessità di trincerarsi entro delle forme chiuse e incarna tutte le nostre emozioni, esorcizza le nostre paure e si eleva verso l’infinito. Così nasce l’Astrattismo Lirico di Pascale Margail. Così nasce un nuovo modo di intepretare il mondo e la vita attraverso l’astrazione lirica.

Un guizzo di colore che emerge dal suo rifugio plumbeo per sprigionarsi in petali dalle sfumature sgargianti in una vera e propria festa dei colori, che è soprattutto gioia pura. Un gesto sinergico che dalla tela arriva a lambirci, senza intermediazioni. Pascale Margail ci travolge con una vera e propria esplosione di colore, dove ogni sfumatura rappresenta un sentimento e ci invita a conoscere noi stessi, abbandonandoci al linguaggio del colore che parla di noi.

 Artista originaria dell’Alta Savoia, Pascale Margail ha intrapreso per anni la carriera diplomatica finchè il bisogno di esprimere le proprie emozioni sulla tela non ha preso il sopravvento e ha cambiato per sempre la sua vita grazie alle sue astrazioni liriche.

Una carriera artistica brillante che ha portato ad importanti riconoscimenti: nel 2015 le sue tele sono state selezionate per essere pubblicati nel “Primo libro d’arte Berliner 2016” e nella rivista quadrimestrale parigina “C’de l’Art” (Set / Nov 2017). Pascale Margail è quotata AKOUN.

Testo curatoriale di Elisa Larese

 

 

NORME STRAORDINARIE:

La mostra sarà aperta da Sabato 12 a Venerdì 25 settembre con i seguenti orari: LUN chiuso, da MAR a VEN 14.00 – 18.00, SAB – DOM 10.30 – 12.30 14.00 – 18.00.
Il visitatore potrà usufruire di contenuti digitali speciali accessibili dal proprio smartphone grazie alla presenza di QR Code lungo il percorso di visita.
E’ gradita la prenotazione. Tutti i fruitori della mostra GlobArt dovranno essere muniti di mascherine e attenersi alle misure anti-covid.