giorgio_tardonato_bigGiorgio Tardonato nasce a Erba (Co), Italia, nel 1951.

Dopo aver conseguito la laurea in lettere moderne, ha lavora to come insegnante, fotografo, artista e divulgatore di astronomia. Vive e lavora ad Eupilio (Co), Italia.

Giorgio Tardonato ha una formazione di taglio impressionista. Il genere di pittura è “astronomico”: nelle opere ci sono stelle, galassie, comete, nubi cosmiche, ma anche fantastiche galassie di antimateria, cieli in negativo, cristalli cosmici.
Le tecniche necessarie sono in continua evoluzione: tele dipinte con colori ad olio o acrilici; pennelli, spatole, aerografo, scorrimento, inclusioni; utilizza anche tele autocostruite, con tagli riempiti di resine trasparenti e inclusioni in oro; forme, scolpite o incise, opache e trasparenti.


Curriculum espositivo:

1987: personale – Galleria Sella – Lecco (LC) – curatore Sig. Sella (Gallerista)
1990: personale – Villa S. Giuseppe – Erba (CO)1993: collettiva – antico Club Volta – Milano
1995: personale – Salone Municipale – Eupilio (CO)
1990: personale – Villa S. Giuseppe – Erba (CO)
1993: collettiva – antico Club Volta – Milano1995: personale – Salone Municipale – Eupilio (CO)
1996:  esposizione collettiva internazionale – Tain L’Hermitage Tournon (France – dép. Rhone Alpes – curato dalla Municipalità di Tain – Tournon)
1997: personale – Villa S. Giuseppe – Erba (CO)

1997: personale – Villa S. Giuseppe – Erba (CO)

2005: esposizione con la pittrice A. Zoppis – Salone Municipale – Canzo (CO)
2006: personale – Holiday Inn – Assago (MI) – Curatore U. Zanchin
2009: personale – Libreria “La Strada” – Cantù (CO)
2006: personale – Holiday Inn – Assago (MI) – Curatore U. Zanchin
2009: personale – Libreria “La Strada” – Cantù (CO)
2009: esposizione con lo scultore G. Melotti – Salone Municipale – Asso (CO)
2011: esposizione con lo scultore G. Melotti – Salone Municipale – Castelmarte (CO)
2013: partecipazione per selezione a Florence Biennale – Firenze – Curatore A. Cerioli
2014: aprile – esposizione personale – Studio Tablinum – Bellagio (CO) – curata da Tablinum Cultural Management
2014: settembre – esposizione personale – New York City  – Galleria ARTIFACT – curata da Tablinum Cultural Management
2014: novembre – Art en capital – Grand Palais – Parigi – Curatore A. Cerioli
2015: luglio/agosto – Spoleto Arte (collettiva) – Palazzo Leti Sansi – Spoleto (PG) – curata da V. Sgarbi
2016: maggio – Ad Infinitum – Lust for Art 2016 – officinacento5 – Como – curata da Tablinum Cultural Management


“Fra i molti e diversi studi delle lettere e delle arti, di cui si nutrono le menti degli uomini, stimo si debbano coltivare soprattutto, applicandovisi con grande passione, quelli che concernono le cose più belle e più degne di essere conosciute.
E tali sono quelli che trattano delle divine rivoluzioni del mondo e del corso delle stelle, delle grandezze, delle distanze, del sorgere e del tramontare e delle cause degli altri fenomeni celesti, e che, alla fine, ne spiegano l’ordinamento. E cosa mai c’è più bello del cielo, che contiene sicuramente tutte le cose belle? Lo dichiarano i nomi stessi di cielo e di mondo: questo con l’appellativo di purezza e ornamento, quello, di artistico cesello”.
Nicolò Copernico (1473-1543), De revolutionibus orbium caelestium.

La bellezza del cosmo assume un particolare valore se è esaltata dall’opera di chi sa cogliere l’unione fra la forma artistica, creata dalla mano dell’uomo, e un’altra forma d’arte, dal sapore arcano, fatta di galassie, remoti sistemi solari, che trae la sua origine dal cosmo stesso.

La meraviglia creata dalla natura giunge ad intrecciarsi a quell’infinito stupore che alimenta gli interrogativi dell’essere umano fin dalle sue origini, spingendolo alla ricerca di quel mistero che ha originato tutto ciò che ci circonda, e si coniuga alla forza creativa, alla sete di scoprire sempre nuove prospettive, che è propria dell’essere umano e dà origine ad un’eccezionale forma d’arte di cui Tardonato è eccellente demiurgo. La corrente della Space Art, che ha per tema la rappresentazione dello spazio e si basa su un legame antico ed essenziale quello della scienza con l’arte, trova nell’opera dell’artista e astrofilo Giorgio Tardonato una delle sue più felici espressioni. Attraverso quella genuina intuizione che fa convivere l’artista con l’appassionato uomo di scienza, Tardonato ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell’universo, generatosi obbedendo a leggi misteriose che l’uomo vuole scoprire da sempre, ma che forse non basta piegare ai dettami della propria razionalità per comprendere a fondo; perché la bellezza e la perfezione che le regolano sono qualcosa di troppo complesso per tradursi in semplici equazione matematiche.
Il percorso costruito da Tardonato attorno alla Space Art lo ha portato negli anni a costruire una carriera artistica coerente e culturalmente ineccepibile, grazie alla padronanza e disinvoltura con cui si serve di svariate tecniche per meglio dedicarsi al significato delle proprie opere; quel significato ricco di visioni cosmiche e di suggestioni legate al mito della creazione. L’esperienza che si prova di fronte alle sue tele è quella di una lezione di astronomia dettagliata nei minimi particolari mista alla meraviglia per le bellezze celate nel profondo dello Spazio.

Certamente unico nel suo genere, ci presenta una visione astronomica icastica e fedele: nulla di irreale o fantasioso. Partito con la tecnica ad olio negli anni ottanta, di cui la splendida Galassia NGC 1365 è l’esempio più eclatante, giunge negli ultimi anni ad opere complesse e di grandi dimensioni in cui fa uso di tecniche sincretiche frutto di studi approfonditi.
Possiamo riscontrare un’evoluzione verso una forma anticonvenzionale: dalla tela di cotone e  dai lavori a pennello, all’uso di resine, inserti in foglia d’oro, rame ed alluminio; tutti materiali che consentono di creare una sorta di tridimensionalità che caratterizza la sua opera in modo inequivocabile, una costante ricerca della perfezione e del dettaglio che lo hanno portato a sviluppare lavori quali il telescopio spaziale Hubble, ISS. e altre ancora. Tra le ultime e più sensazionali opere realizzate dall’artista vi è il nucleo di Antennae, grandioso polittico in sei parti, dalle ricche velature di colore, in grado di condensare in sé tutto lo stupore per la bellezza e la perfezione dell’universo.

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Due galassie, distanti 60 milioni di anni luce da noi, arrivano a scontrarsi in un evento dalla durata eccezionale, di un miliardo di anni, nel corso del quale le stelle di NGC 4038 e NGC 4039 si mescolano, senza mai entrare in collisione. I loro bracci innescano spettacolari processi di formazione stellare in cui vortici di polvere e gas diventano il cuore pulsante della creazione millenaria, che, giunti a noi già vecchi di 60 milioni di anni, non possono non ammaliarci e suscitare grandi interrogativi e dilemmi.
Altra opera di recente creazione, è la stazione spaziale internazionale ISS, punto d’arrivo del progresso raggiunto dall’umanità dal quale partiranno le prime missioni interplanetarie (sonde spaziali). Le origini dell’umanità stessa sono ben rievocate dalla figura del nostro pianeta, dal quale si staglia nell’universo la mole perfetta della ISS, promessa per il genere umano di superare i propri stessi orizzonti.

Giorgio Tardonato, dipinge il cosmo percependolo come esigenza della propria anima.
Si tratta di un’inclinazione del tutto naturale che lo spinge studiarlo e scrutarne le profondità con un telescopio, dedicandosi poi a ritrarre la bellezza dell’Universo e a rielaborarlo attraverso il proprio stile artistico.

Tardonato mostra una totale dedizione verso la Space Art che si traduce in una vera e propria vocazione: si tratta di un filone artistico molto impegnativo al quale in Italia non è ancora stato concesso il meritato riconoscimento, a differenza degli U.S.A., dove la Space Art vanta da decenni una grande popolarità grazie alla radicata cultura verso le esplorazioni spaziali e all’opera divulgativa di artisti pionieri come Chesley Bonestell.

Al visitatore di Ad Infinitum, accanto alle opere più famose dell’artista, già esposte nella sua ultima personale di New York, sarà possibile ammirare in anteprima assoluta le nuove opere realizzate nell’ultimo biennio: fra di esse Sea Horse in Orion, ispirata da un inedito scatto della Nebulosa Testa di Cavallo, Spring Wind Galaxy, ricostruzione scientificamente perfetta di una galassia contenente al suo interno un buco nero supermassiccio, con i tipici getti polari, realizzata sulla base di più scatti del telescopio spaziale Hubble e Rosetta – Philae dedicato alla prima sonda e al primo lander ad aver reso possibile un accometaggio, cioè il primo atterraggio  controllato di un manufatto umano all’interno del nucleo di una cometa.

Nel corso del  2015 l’astronauta Samantha Cristoforetti, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ISS, è riuscita a risvegliare un certo entusiasmo ed interesse verso lo spazio anche nell’opinione pubblica.
Quella stessa ISS che così profondamente Tardonato ha saputo reinterpretare artisticamente, riuscendo a portare sulla terra una piccola parte di cosmo, celebrando una conquista essenziale per la nostra conoscenza del cosmo.

Il nostro auspicio è che l’impegno nella divulgazione e la passione per il cosmo, dimostrata in diversi ambiti legati all’astronomia e all’astrofisica trovi un efficace canale artistico, e il grande veicolo di emozione e coinvolgimento si traduca in un esperienza unica e indimenticabile per i visitatori di Ad Infinitum.

ANTENNAE