Il processo creativo è l’imperativo. L’opera che stiamo osservando ne è il risultato finale, armoniosamente non convenzionale, denso del fascino che ogni singolo tassello assemblato riesce a conservare nella sua autonomia pur essendo parte del tutto.

Da autentica assemblage artist, Anna Nordstrom usa spesso materiali provenienti da depositi, trovati in case demolite o in discariche, creando a partire da materiali grezzi come il linoleum, stagno e legno. Tutti materiali che, grazie a questa artista, conoscono una nuova vita e che ci lasciano uno splendido messaggio: si può essere creativi nella totale armonia con il mondo che ci ospita!

Le sue materie prime sono, dunque, relitti di un passato che non avrebbe più ragione di esistere che, grazie al suo tocco,  si mutano in pezzi di memoria. Vite passate s’intrecciano nelle sue opere d’arte e si trasfigurano in mirabilia dell’animo umano. E’ l’attimo cristallizzato, ‘ispirazione di “object trouvé” che racchiudono in sé un senso della memoria, saturi di segni e ricordi della loro vita precedente: proprio come ognuno di noi celano i segni del tempo. 


Siamo di fronte ad una profonda e meditata riflessione che coinvolge in toto quegli aspetti trasformativi del processo genealogico che accompagna la nascita dell’opera d’arte; sia per i materiali che per l’artista. Man mano che i materiali subiscono la loro straordinaria metamorfosi, anche l’artista viene alterato, attraversando traumi passati o storie sfregiate, trasmutando oggetti ed emozioni attraverso atti di movimento, intenzione e routine di creazione. 

La ricerca dei materiali e il recupero di tecniche artigianali tradizionali sono un momento di riflessione, un modo per riscoprire se stessi ma non solo: si tratta di un viaggio interiore in cui è solo  attraverso la manualità e l’accostamento astratto dei materiali ritrovati, che essi conosceranno una nuova vita. Come antichi fossili dell’animo, che hanno attraversato il tunnel del tempo e che grazie alla sensibilità rara di Nordstrom, giungono fino a noi per rivelarsi nella loro artistica forma.La lezione? esercitiamoci a cercare il bello! Non possiamo più ridurci alla semplice contemplazione di un’opera d’arte che coniughi in sè la perfezione estetica, di pari passo a quella artistica.

L’arte di Nordstrom, da questo punto di vista non è mai stata tanto contemporanea. Giungere all’oggetto d’arte, significa immedesimarsi nel processo creativo stesso: lo spettatore da passivo ammiratore delle bellezze museali, è invitato a trasformarsi in un attivo e curioso “animale da atelier” che ricerca e sperimenta, fruga ovunque pur di trovare il segreto dell’arte. Nascosto dietro l’aspetto quotidiano degli oggetti che ci circondano nella nostra routine, la nostra è una voglia incontenibile di liberarci dalla polvere del non senso e ammantarci della sensazione di infinito, che solo l’arte ci sa trasmettere. 

Picasso era solito dire che “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” Anna Nordstrom invece trasforma questa polvere in energia creativa. Il vissuto quotidiano ci viene consegnato sotto forma di infiniti tasselli di un puzzle dove ogni materiale assemblato si fa monumento alla quotidianità che non ha bisogno di essere roboante, poiché essa è già speciale.

Testo curatoriale di Elisa Larese

NORME STRAORDINARIE:

La mostra sarà aperta da Sabato 12 a Venerdì 25 settembre con i seguenti orari: LUN chiuso, da MAR a VEN 14.00 – 18.00, SAB – DOM 10.30 – 12.30 14.00 – 18.00.
Il visitatore potrà usufruire di contenuti digitali speciali accessibili dal proprio smartphone grazie alla presenza di QR Code lungo il percorso di visita.
E’ gradita la prenotazione. Tutti i fruitori della mostra GlobArt dovranno essere muniti di mascherine e attendersi alle misure anti-covid.