Tablinum: un abbraccio dolce e malinconico accompagnato da un tenero bacio, con la terribile consapevolezza di una madre che per l’ultima volta stinge fra le braccia le spoglie mortali dell’amato figlio.

Che ritorni o no dalla morte, egli sarà altra cosa dal figlio mortale, bambino e poi uomo cresciuto e amato da Maria con l’intensità e la forza straordinaria di qualsiasi madre della terra costretta, ai piedi della croce, ad assistere inerme allo spegnersi della vita di quel figlio amato incommensurabilmente per un’esistenza intera:

Piango di lui ciò che mi è tolto,
le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora,
che vedo spegnersi ora per ora.
Figlio nel sangue, figlio nel cuore,
e chi ti chiama – nostro Signore –
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di Paradiso.
Per me sei figlio, vita morente,
ti portò cieco questo mio ventre,
come nel grembo, e adesso in croce,
ti chiama amore questa mia voce.
da F. De Andrè – Tre Madri

Ai nostri occhi questi due personaggi immortalati nel granito da Jean Paul Lagarrigue hanno perso qualsiasi vestigia di divinità e hanno assunto il connotato universale di una madre che stringe nel disperato e appasionato abbraccio estremo il proprio figlio. Un gesto desolante che accomuna Maria a tante, troppe, madri di tanti, troppi, figli immolati sull’altare del mondo.

Passage è un soggetto estremamente coinvolgente che emerge con tutta la sua forza emotiva dal granito blu del Brasile e paralizza lo spettatore dinanzi allo spettacolo tragico della vita che si fa morte e della carne che si traduce in pietra.

Il taglio diretto sulla pietra, non ha avuto bisogno di disegni preparatori: con mano sicura l’artista ha lasciato che dalla pietra emergesse questo gruppo marmoreo di intensità estrema: scolpiti con un rigore quasi gotico, i lineamenti del Cristo sono immortalati nel loro ultimo spasimo, nel passaggio alla vita ultraterrena; dai panneggi severi del velo emerge il volto di una giovane madre che si tende, dolce e disperata al contempo a baciare il figlio per l’ultima volta, sussurando una frase di commiato mentre l’ultimo respiro scivola via dalle amate labbra. Un abbraccio protettivo e al contempo serrato, scolpito nel marmo.

L’opera di Jean Paul Lagarrigue, Passage, sarà presentata in esclusiva presso lo stand E7 di Tablinum Cultural Management in collaborazione con Artistes Indépendants dal 14 al 19 Febbraio 2017 presso il Grand Palais di Parigi.
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JEAN PAUL LAGARRIGUE

jean-paul-la-garrigueJean Paul Lagarrigue dal  2010 al 2012  ha realizzato  nel corso di un workshop  sette studi scultorei con altri scultori
Dal 2012 al 2015 ha lavorato presso il proprio atelier numerose sculture in autonomia presso il suo studio.

Nel corso degli anni ha raccolto 14 partecipazioni a fiere ed esposizioni internazionali.