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«È un’arte che non grida, ma sussurra; 

non si impone, ma interpella.»

Elisa Larese Moro

Nella pittura a quattro mani di Maurizio Pichierri e Maria Shakova, l’arte diventa uno spazio vitale — uno specchio della coscienza e uno strumento per esplorare gli strati più profondi della realtà.

Il loro lavoro congiunto si muove sul confine sottile tra astrazione e introspezione, invitando lo spettatore non solo a osservare, ma a sentire, riflettere ed entrare in dialogo con il proprio mondo interiore.

Il loro stile rigorosamente non figurativo non rappresenta una fuga dalla realtà, ma piuttosto un intento deciso a superarne l’apparenza per coglierne l’essenza. Ogni tela prende forma attraverso gesti stratificati, pigmenti sovrapposti ed energia tattile, in grado di esprimere emozioni, memorie e stati mentali. Ogni pennellata nasce da un ritmo condiviso — un dialogo psichico e fisico in cui l’ego si dissolve per lasciare spazio alla co-creazione.

Scegliere di dipingere insieme sulla stessa superficie è un atto radicale. Significa rinunciare all’autorialità individuale, accettare la vulnerabilità e costruire un linguaggio visivo fondato sull’intuizione e sulla fiducia reciproca. Da questo scambio dinamico tra maschile e femminile, caos e struttura, razionalità ed emozione, nasce una grammatica visiva fluida, che si rivolge allo spettatore come un invito silenzioso alla partecipazione consapevole.

Opere come Parental Memory, Beautiful Ugly Girl, Smart Heart e Decision Making non sono semplici titoli, ma vere e proprie soglie concettuali. Non offrono risposte, ma pongono domande, aprendo la strada a riflessioni su temi esistenziali: la memoria, la percezione, l’identità, l’amore. Per Pichierri e Shakova, la pittura è una forma di indagine, un modo di pensare con le mani e vedere con lo spirito.

Il gesto pittorico, per loro, non è mai definitivo. È una soglia — un campo energetico in cui pensieri, desideri, impulsi e silenzi si incontrano e trovano un’armonia temporanea.

Tra le opere più emblematiche del duo spicca Extraordinary (2023), realizzata su MDF con olio e tecnica mista. Densa di materia e vibrante nel gesto, la superficie dipinta si presenta come un paesaggio mentale, attraversato da dinamiche invisibili ma percepibili. È un’opera che celebra l’unicità dell’individuo, pur mantenendo un’apertura verso il mondo — un equilibrio delicato tra urgenza espressiva e capacità di accogliere l’altro.

Come ha scritto la critica d’arte internazionale Galina Mazheikina, i loro lavori “si rivolgono a uno spettatore inquieto e pensante”, capace di riconoscere nella materia pittorica il riflesso delle proprie verità interiori. In questo senso, l’arte di Pichierri e Shakova non è soltanto estetica, ma anche etica. Propone una visione dell’arte come spazio d’incontro, atto di resistenza filosofica e invito alla consapevolezza.

In un’epoca di rumore visivo e significati appiattiti, il loro lavoro restituisce profondità all’invisibile. Non si impone — sussurra. Non spiega — ascolta. Richiede tempo, presenza e disponibilità a guardare oltre l’apparenza.

E forse è proprio questa la sua forza più autentica: ricordarci che vedere, prima di tutto, è un atto di coscienza.

Extraordinary è stata esposta per la prima volta nell’agosto del 2023 alla Modern Art Fair 3F Monaco, presso l’Espace Fontvieille — un’iniziativa culturale internazionale nata sotto il patrocinio del Principe Ranieri III di Monaco.

L’opera ha ricevuto riconoscimenti internazionali ed è stata esposta in importanti capitali dell’arte contemporanea come Mosca, Roma, Dubai, Qatar, Milano e Londra.

Premiata a Monaco con il titolo di “Espressione più eccentrica dell’amore nell’arte contemporanea”, l’opera è stata lodata per l’equilibrio intelligente ed emotivo tra espressione individuale e interazione umana.

Extraordinary è più di un dipinto — è una dichiarazione. Esalta la capacità dello spettatore di pensare e percepire il mondo in modo originale, non banale: unico, distintivo, anticonvenzionale e profondamente umano.

© Elisa Larese Moro per Tablinum Cultural Management, 2025

Pichierri Art è l’universo espressivo concepito dall’artista italiano Pichierri, dove la tradizione dialoga con la sperimentazione e ogni creazione diventa un incontro vivo tra visione e materia.

Radicato in una ricca eredità culturale e modellato da un approccio multidisciplinare, il linguaggio artistico di Pichierri si muove con fluidità tra pittura, scultura e installazione. La sua opera è una continua esplorazione della trasformazione: le texture raccontano storie silenziose, le superfici sono incise di memoria e il colore non è soltanto visto, ma percepito.

Al centro della sua pratica si trova una poetica del tatto: una sensibilità per il materiale che va oltre la forma e invita lo spettatore in un regno di risonanza emotiva. In ogni opera, la stratificazione dei pigmenti, il gioco tra volume e vuoto, e la presenza di archetipi simbolici si uniscono per evocare una riflessione profondamente umana sul tempo, la fragilità e i paesaggi interiori.

Pichierri Art non pretende di imporre significati, ma apre piuttosto uno spazio di contemplazione — in cui l’opera diventa soglia, un momento sospeso tra visibile e invisibile. Il suo stile bilancia una raffinata chiarezza formale con il gesto istintivo, dando vita a lavori al tempo stesso sofisticati e crudi, lirici ed elementari.

Esposta in Italia e all’estero, l’opera di Pichierri continua a risuonare presso un pubblico ampio e diversificato. Attraverso un linguaggio visivo unico, radicato nell’autenticità e nella profondità sensoriale, Pichierri Art ci invita a riscoprire il potere trasformativo della materia modellata dal pensiero — e del pensiero reso visibile attraverso l’arte.

OPERE SELEZIONATE

Extraordinary, 2023. 77×77 cm, oil and mixed media.