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«Il movimento nella quiete: è questo il cuore pulsante dell’arte di Iskan, 

dove la geometria si fa emozione e il colore diventa pensiero.»

Elisa Larese Moro

L’arte di Iskan Ilyazov, in arte Iskan, si configura come una raffinata esplorazione dell’astrazione geometrica, dove forma e colore diventano veicoli di emozione e pensiero. Nato a Tiraspol nel 1956 e attualmente residente a Mosca, Iskan è un artista dalla vocazione profondamente internazionale, il cui linguaggio visivo trascende confini geografici e culturali. Accademico e personalità onoraria dell’arte in Russia, insignito di 18 premi internazionali tra il 2021 e il 2024, tra cui un Grand Prix per la grafica, Iskan è oggi una figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea.

Le sue opere, esposte in oltre 100 mostre tra Europa e Stati Uniti, sono vibranti composizioni di colore e forma che combinano energia espressiva e rigore costruttivo. Ogni tela è un campo dinamico di forze visive, dove linee, dischi, assi e piani si intersecano in un’armonia calibrata, in cui nulla è lasciato al caso. Ma ciò che distingue il suo lavoro è la capacità di tradurre l’astrazione in una narrazione poetica e simbolica: nei suoi quadri, l’elemento geometrico non è mai freddo o puramente formale, bensì acceso da un’intenzione emotiva, da un’urgenza comunicativa profonda.

La poetica di Iskan si fonda su un paradosso affascinante: il movimento nella quiete. Lo si percepisce nella tensione interna delle composizioni, nei contrasti cromatici, nella presenza ricorrente del cerchio — forma che per l’artista incarna la permanenza, la ciclicità, l’illusione del progresso. Nei suoi lavori, spesso dominati da rossi caldi e verdi intensi, ogni elemento vibra di un’energia che sfida la staticità della superficie.

Un esempio emblematico è The Varadero Situation, opera in acrilico e pastello che nasce da un’esperienza personale dell’artista a Cuba. Qui, la memoria del viaggio si fonde con la lettura storica e simbolica dell’isola: i colori “rivoluzionari”, i dischi solari e vegetali, le machete stilizzate che affiorano dalla composizione diventano metafore visive di un’identità complessa e ardente. La tela si anima come una danza gitana, come un inno alla vitalità del popolo cubano e alla sua resistenza. Anche in quest’opera, il cerchio centrale — quasi impercettibile — agisce come cuore silenzioso dell’immagine, riorganizzando i piani e modulando la luce interna della composizione.

La pittura di Iskan è, in definitiva, una forma di meditazione visiva: un invito a rallentare lo sguardo, a cercare nell’astrazione una traccia dell’umano, a riscoprire la bellezza nella tensione tra razionalità e sentimento. Con una cifra stilistica riconoscibile e una profonda coerenza intellettuale, l’artista riesce a costruire un universo simbolico in cui ogni opera si fa esperienza sensibile, riflessione estetica e atto di conoscenza.

Iskan Ilyazov, conosciuto con il nome d’arte Iskan, nasce nel 1956 a Tiraspol, in Moldavia. La sua traiettoria artistica e personale attraversa geografie e culture diverse: dopo aver vissuto a Bucarest, si stabilisce a Mosca, dove tuttora risiede e lavora. È cittadino della Repubblica di Moldova e della Federazione Russa.

Figura autorevole del panorama artistico contemporaneo, Iskan è Accademico di due prestigiose Accademie di Belle Arti, Professore di arti visive e Personalità Onoraria dell’Arte della Federazione Russa. Tra il 2021 e il 2024 ha ottenuto un importante riconoscimento internazionale, vincendo 18 premi, tra cui un Grand Prix per la Grafica nel 2024.

La sua carriera espositiva è vasta e cosmopolita, con oltre 100 mostre all’attivo, tra personali e collettive, in città come Berlino, Venezia, Cannes, Milano, Nizza, Parigi, Roma, San Pietroburgo, Mosca, Norimberga e Barcellona. Le sue opere fanno parte di collezioni museali e pubbliche a Minsk, Mosca, Norimberga e Firenze, oltre a numerose collezioni private in Europa e negli Stati Uniti (tra cui Londra, Windsor, Colonia, Monaco, Hollywood e Las Vegas).

Lo stile di Iskan si distingue per l’uso magistrale dell’astrazione geometrica, con composizioni che uniscono equilibrio formale ed energia cromatica. Le sue tele non sono mai meri esercizi di stile, ma veri e propri paesaggi interiori, in cui simbolismo, filosofia e introspezione si intrecciano. L’artista costruisce un linguaggio visivo universale, capace di comunicare armonia, gioia, forza e gentilezza, in una sintesi perfetta tra pensiero e sensazione.

Con il suo lavoro, Iskan invita lo spettatore a compiere un viaggio: un’immersione nella geometria emotiva dell’esistenza, dove ogni colore pulsa, ogni forma racconta, ogni composizione diventa un atto di consapevolezza e bellezza.

OPERE SELEZIONATE

 The Varadero Situation, 2025. 100×80 cm, oil on canvas. 

Le opere di Iskan saranno epsoste in occasione di:

The Art Collection.  2 Edition

Torre delle Arti, Bellagio

16 – 24 agosto 2025

Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 20:00

Inaugurazione Sabato 16 Agosto, a partire dalle ore 10.00

Ingresso libero