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“Un portale silenzioso,
dove il colore diventa contemplazione
e la materia rivela il sacro.”
Elisa Larese Moro
L’arte di Carolina Carenzi nasce da un’esigenza interiore profonda, da un’urgenza che trascende il linguaggio della forma per immergersi in quello più sottile dell’essere. Dopo un’intensa esperienza nel mondo dell’interior design e della decorazione, l’artista trova nella pittura astratta il luogo in cui poter dischiudere una dimensione altra, un varco attraverso cui accedere al sacro custodito nella materia.
Il suo gesto pittorico non è mai casuale: ogni traccia, ogni stratificazione, ogni velatura è il frutto di una meditazione che si compie nel tempo, di una tensione silenziosa verso l’invisibile. Le sue superfici, dense e vive, sono percorse da un dialogo continuo tra la materia e la luce, tra il peso del mondo e il desiderio di trascendenza. In questo equilibrio fragile, quasi mistico, si manifesta la vera essenza della sua ricerca.
I toni predominanti dei suoi lavori — blu profondi, azzurri rarefatti, celesti che sembrano respirare — non si limitano a suggerire un’atmosfera: sono strumenti di elevazione. In essi si avverte una vibrazione interiore, come se ogni colore fosse l’eco di uno stato d’animo ancestrale, un frammento di un paesaggio interiore che sfugge alla logica e si rivolge direttamente all’anima. Il blu, per Carolina Carenzi, è spazio spirituale, profondità, silenzio cosmico; l’azzurro è invocazione, leggerezza, respiro.
La foglia d’oro, che affiora inaspettatamente su alcune superfici, introduce una dimensione di rivelazione: non come ornamento, ma come epifania. È una luce interiore che trapela dalla materia, una scintilla che accende il mistero. Come in certe icone antiche, l’oro diventa qui simbolo di una presenza invisibile, di un’energia sottile che attraversa la pittura e la trasfigura.
Le opere di Carolina Carenzi non raccontano, non illustrano, non spiegano: esse accadono. Sono come portali silenziosi, atti di contemplazione fissati nella materia. Ogni quadro è uno spazio-tempo sospeso, un invito a rallentare, a sentire, a lasciare che l’immagine si faccia esperienza spirituale. Il suo astrattismo non è una fuga dal reale, ma un ritorno all’origine: all’essenza, all’energia primordiale, al linguaggio perduto dello spirito.
Nel suo percorso artistico, Carenzi intreccia sensibilità tattile e tensione metafisica, costruendo un lessico visivo che si colloca tra il rito e il gesto. La pittura, per lei, è un atto sacro: un modo per stare nel mondo senza soccombervi, per ascoltare ciò che il silenzio ha da dire, per ricondurre lo sguardo dentro, dove ogni forma si dissolve e resta solo l’essenziale.
In un’epoca dominata dall’urgenza del visibile e dalla frenesia del dire, Carolina Carenzi ci invita a un esercizio di ascolto, a un’immersione profonda in ciò che non si mostra ma si rivela. La sua arte è un luogo di soglia, uno spazio intimo in cui ritrovare il senso del sacro attraverso la materia e il colore.
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Testo a cura di Elisa Larese Moro
Nata nel 1970, Carolina Carenzi ha intrapreso il suo percorso professionale come creativa nel campo dell’interior design. In questo ambito ha costruito una carriera solida, plasmando spazi e atmosfere dove la forma incontra l’estetica e la funzionalità.
Tuttavia, dietro a questo successo esteriore, Carolina ha avviato un profondo cammino di crescita interiore che l’ha condotta progressivamente verso l’arte e la sua vibrante spiritualità. Questa evoluzione ha trasformato la sua visione, spostandola dalla materia concreta degli ambienti alla dimensione più sottile dell’essere.
Oggi l’arte di Carolina esprime questo delicato equilibrio tra visibile e invisibile, dove ogni gesto creativo risuona come un linguaggio silenzioso dell’anima. La sua espressione artistica è testimonianza di una ricerca incessante: connettere, elevare e rivelare il sacro che abita dentro e oltre la forma.
OPERE SELEZIONATE:
Incontro radiale, tecnica mista, acrilico, foglia d’oro, 50 x 50 cm,
Sutura Cosmica, tecnica mista, acrilico, foglia d’oro, 47 x 52 cm
Orbis Aurum, tecnica mista, acrilico, foglia d’oro, 50 x 50 cm,