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A partire dal 14 giugno 2025, Villa Carlotta ospiterà Little Words Project dell’artista Debranne Cingari, con la curatela della storica dell’arte Elisa Larese per Tablinum Cultural Management.
Immaginate di alzare lo sguardo e vedere un aereo che solca il cielo, trascinando dietro di sé una scia di parole. Frasi che si dissolvono nell’azzurro, lasciando un’impronta fugace nella nostra memoria. Non si tratta solo di messaggi pubblicitari, come quelli che attraversano i cieli di Miami durante Art Basel, ma di parole che diventano immagine, che trasformano l’ordinario in straordinario. Little Words Project nasce da questa suggestione e invita a ripensare il linguaggio in una nuova chiave visiva e concettuale.
Come cambiano le parole quando vengono rimosse dal loro contesto abituale? Cosa accade quando diventano materia, oggetto, scultura? Little Words Project esplora questa tensione attraverso un’interazione dinamica tra fotografia, elementi tridimensionali e immagini dal sapore nostalgico. La parola non è più solo un veicolo di significato: diventa segno, forma, volume, interagendo con il paesaggio visivo e mentale dello spettatore.
Alcune opere si mantengono esclusivamente fotografiche, come le immagini di Ed Ruscha, che isolano le parole nel paesaggio e le caricano di nuove possibilità narrative.
Altre integrano elementi scultorei—giocattoli riutilizzati, aeroplanini, oggetti inaspettati che sovvertono le narrazioni convenzionali, richiamando i ready-made di Duchamp, in cui l’oggetto comune si carica di significati inediti. Le parole di Cingari si muovono in questo stesso spazio di ambiguità e reinvenzione, sfidando il nostro modo di relazionarci con il linguaggio e aprendo la strada a interpretazioni inattese.
Nella cornice storica ed evocativa di Villa Carlotta, Little Words Project trova una risonanza speciale. In questo luogo, dove arte e natura si intrecciano armoniosamente, il dialogo tra immagine e parola si amplifica, creando un ponte tra contemporaneità e tradizione. Attraverso il medium fotografico, la parola diventa scultura, memoria, gesto poetico e riflessione concettuale.
Un progetto speciale, in cui ogni piccola parola assume un nuovo significato—un risveglio interiore ed esteriore nato dalla poetica del quotidiano, da quell’infinitamente piccolo che diventa essenziale proprio perché spesso dato per scontato.
Little Words Project si inserisce in un discorso artistico che attraversa l’arte concettuale, la poesia visiva e l’installazione site-specific, tutte sublimate dal medium fotografico. Debranne Cingari crea un ponte tra linguaggio e immagine, tra immaginario urbano e contesti naturali, tra effimero e permanente. In questo senso, la mostra a Villa Carlotta diventa un luogo perfetto per accogliere questo dialogo tra parola, immagine e spazio—una conversazione aperta in cui ogni visitatore è invitato a trovare il proprio significato.
Le sue opere stimolano la curiosità dello spettatore e lo spingono ad andare oltre trasportandolo in un mondo sospeso tra realtà e immaginazione, tra memoria e reinvenzione dove riscoprire la vera semantica di parole e oggetti.
Cingari dimostra che l’arte può essere una continua trasformazione, un viaggio verso territori inesplorati, un potente strumento per raccontare storie, evocare emozioni e reimmaginare il mondo che ci circonda.
Elisa Larese, storica dell’arte, Curatrice – Tablinum Cultural Management
TRA LE OPERE IN MOSTRA…
CONOSCIAMO MEGLIO L’ARTISTA
Debranne Cingari è un’artista multidisciplinare americana il cui lavoro spazia dalla fotografia alla narrazione visiva.
Fotografa autodidatta, ha costruito la sua pratica artistica combinando un’educazione formale con un’esplorazione pratica. Cingari ha conseguito un Associate in Advertising presso l’Endicott College e una Laurea in Media e un Master in Educazione presso la Sacred Heart University. Nel corso della sua carriera, ha approfondito la sua esperienza fotografica attraverso mentorship, tra cui quella con la rinomata fotografa Joyce Tenneson, e partecipando a vari workshop su tecniche di trasferimento fotografico, scultura, soffiatura del vetro, collage e mosaici, con formazione specializzata a Ravenna, in Italia.
La sua arte unisce la fotografia a composizioni dinamiche che intrecciano immagini catturate durante i suoi viaggi. Queste composizioni evocano paesaggi onirici, mescolando memoria, natura e narrazione in un modo che invita alla riflessione.
Il lavoro di Cingari è stato esposto in prestigiosi spazi espositivi come il Grand Palais a Parigi, Art Miami e il Museo e Giardino Botanico di Villa Carlotta. Dal 14 giugno 2025, ospiterà una personale, Little Words Project, al Museo e Giardino Botanico di Villa Carlotta. È rappresentata da gallerie di spicco, tra cui Tablinum Cultural Management (Bellagio), Cavalier Galleries, Christopher Martin Galleries e Chase Edward Gallery.
I suoi successi artistici le hanno fruttato numerosi riconoscimenti, tra cui il Philip Isenberg Award e il riconoscimento da parte del Salmagundi Art Club di New York. Le opere di Cingari fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private, tra cui quella del Metropolitan Museum of Art di New York.
Oltre alla sua attività artistica, D. Cingari ha insegnato in vari contesti accademici e ha contribuito a numerose pubblicazioni su riviste e libri, consolidando ulteriormente la sua influenza nel mondo dell’arte.